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BRAVACASA n°11

ph Adriano Brusaferri
Testi Alessandro Pacinelli

Declinazioni architettoniche

Tra la Fiesole etrusca e la Firenze romanica, un giovane gruppo di architetti ripensa e rivitalizza uno spazio sperimentale degli anni ’50.

Abitare una casa dalla personalità così forte e decisa ed erigerla a proprio rifugio e spazio di lavoro è una scelta che cambia il modo di vivere. E così è stato per noi, giovani architetti del gruppo Eutropia, che in questa spazialità troviamo giornalmente ispirazione.

Leonardo Ricci, geniale architetto fiorentino, aveva appena trenta anni quando, nel 1949, diede vita a questo esperimento sul tema dell’abitare. Il primo di una lunga serie. Oggi, a sessanta anni di distanza, noi trentenni del 2010 riscopriamo attuale la duttilità spaziale, intrisa di una vibrante dialettica tra una decadenza fisica ineluttabile ed una vitalità e validità spaziale resa evidente anche dai tentativi di rianimazione di cui noi ci sentiamo in parte responsabili. Oggetti di design creano nuove situazioni di dettaglio, plastici di studio e libri di architettura individuano percorsi (culturali e fisici), una bicicletta da corsa testimonia e misura vecchie e nuove passioni. Tutto parla di vita, lavoro e voglia di esplorare; e lo spazio, oggi come un tempo, torna ad essere un’officina di architettura.