LA PIAZZA LINEARE

Riqualificazione di Piazza Macelli a Certaldo

Il Progetto per il ridisegno della Piazza dei Macelli ricalcando le geometrie preesistenti immagina uno spazio totalmente inedito.
La via che ha come suo fondale la struttura degli Ex Macelli, oggi importante centro di aggregazione giovanile, presenterà sul suo lato destro la demolizione e ricostruzione dei parcheggi preesistenti e sul lato sinistro la costruzione di una inedita Piazza Lineare. Sul lato sinistro la Nuova Piazza Lineare favorirà un’inedita prospettiva sull’edificio degli Ex Macelli.

Questa presenterà una geometria dettata da un disegno che alterna autobloccanti bianchi ad autobloccanti drenanti al 100% color rosso. Questa ritmia bicroma garantirà una accelerazione prospettica sul prospetto degli ex Macelli, impreziosita dalla presenza di panchine in conglomerato di marmo e lampioni in acciaio corten.

Riqualificazione di Piazza Macelli a Certaldo

Committente: Comune di Certaldo
Tipologia di intervento: Riqualificazione urbana
Anno: 2017
Localizzazione: Certaldo
Status: PFTE, Definitivo, Esecutivo, CSP, DL
Dimensione: 5.800 mq

Fondale della Piazza Lineare, un Tabernacolo in acciaio corten fungerà da quinta prospettica e da totem identificativo della preesistente struttura oggi convertita ad importante Centro Giovani. A margine della Nuova Piazza Lineare il progetto, ricalcando l’attuale perimetro asfaltato (sede dell’attuale parcheggio), ne ridisegna totalmente l’estetica. A guidare la geometria del progetto le essenze preesistenti. A cingere le alberature un anello di autobloccanti garantirà il parcheggio dei mezzi. A margine del parcheggio ed in fregio al Torrente Agliena, una pista ciclo pedonale, realizzata in continuità con la Piazza Lineare. Tale pista garantirà un veloce accesso al nuovo parcheggio dal Ponte di Via Romana aprendo una straordinaria prospettiva sul Borgo di Certaldo Alto.

“Gli ignoranti dell’esteriorità giudicano l’interiorità”   Giovanni Boccacio

“...In mezzo alla verde ed ubertosa pianura che l’Elsa serpeggiante accarezza e feconda, distende i suoi bianchi e lindi caseggiati un popoloso paese, al quale l’incessante rumore dei congegni meccanici di numerosi opifici dà un gaio e simpatico aspetto di vita e prosperità. Le chiese, i palazzi, le case, le officine non hanno che la storia di pochi anni e, sola, ad evocare le memorie dei tempi passati, ergesi sull’ampia ed elegante piazza centrale la bella statua di Giovanni Boccaccio”.Dalla Guida D’Italia “Firenze e Provincia” - Turing Club Italiano – Milano 1993.

“Viva amore e muoia soldo”   Giovanni Boccacio