VIA GRANDE

Restauro urbano della Via Grande compresi la Piazza Colonnella e il Largo del Cisternino

Il progetto prende le mosse dall’asse strutturale di Via Grande, dalla sua forte direzionalità Est-Ovest, uniformando matericamente e stilisticamente tutto il sistema. Investendo di una progettualità in fieri tutti gli spazi.
La prima fase ci ha portato ad analizzare le tipologie dei grandi palazzi e dell’architettura esistente contemporanea e storica.

Sono stati dunque individuati sei blocchi tipologici che hanno di per sé un passo diverso, la cui peculiarità non è stata cancellata, si è infatti proceduto a creare un file rouge che coinvolgesse la pavimentazione, la parte superiore dei controsoffitti, un nuovo rivestimento dei pilastri, nella parte bassa, un’illuminazione omogenea e un arredo urbano su misura.

Restauro urbano della Via Grande compresi la Piazza Colonnella e il Largo del Cisternino

Committente: Comune di Livorno
Collaboratori: Ipostudio + Eutropia Architettura con Quattroterzi Laboratorio di Architettura
Tipologia di intervento: Riqualificazione urbana
Anno: 2022
Localizzazione: Livorno
Status: PFTE, Definitivo, Esecutivo, CSP, DL
Dimensione: 13.500 mq

L’idea è quella di ricreare progressivamente una nuova palladiana in chiave contemporanea, formata da triangoli equilateri con lato 30, in travertino, distanziati e immersi in un cemento architettonico dal colore via via diversificato, dai colori della terra fino ai colori del mare, dai colori caldi a quelli freddi. I colori che insieme descrivono la terra labronica e che si ritrovano magnificamente dipinti nelle tele di Fattori.

“Viaggio d'andata, senza ritorno, Bella Livorno, mi fermo qui”  Roberto Rondelli

“Che si fa di solito per strada? Si sogna. Si sogna di cose più o meno precise, ci si lascia trascinare dalle ambizioni, dai rancori, dal passato. È uno dei luoghi più meditativi della nostra epoca, è il no-stro santuario moderno, la Strada”.

Louis-Ferdinand Céline, Il dottor Semmelweis, 1924

“Perché Livorno dà gloria soltanto all'esilio e ai morti la celebrità”.   Vinicio Capossela